Teatrino dei Fondi
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marzo
14mar10:00- 11:00PIPPI CALZELUNGHE - sospeso10:00
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Secondo le indicazioni dell’ordinanza sindacale n. 36 del 13.03.2025 è stata disposta per le giornate di venerdì 14 e sabato 15 marzo 2025 la 𝗖𝗛𝗜𝗨𝗦𝗨𝗥𝗔 del cinema teatro Pacini.
Venerdì 14 marzo ore 10:00
La produzione è un adattamento fedele del grande classico della letteratura per l’infanzia “Pippi Calzelunghe“, nato nel 1945 dalla penna della scrittrice svedese Astrid Lindgren, inno alla libertà di pensiero, al coraggio di criticare le ingiustizie, al diritto di sognare mondi alternativi.
Due attori e un’attrice/performer, metteranno in scena le avventure dell’eccezionale Pippi e dei suoi amici Tommy e Annika, in una commistione tra teatro di prosa e teatro-circo. La scelta di usare diversi codici, per mettere in scena la storia della bambina più ribelle della letteratura mondiale, è dettata dalla volontà di rendere tridimensionale il racconto, per non limitare il potenziale espressivo di questo personaggio, restituendo quelle parti visive e oniriche difficili da rappresentare solo attraverso l’utilizzo della voce.
Pippi Calzelunghe è la storia di Pippolotta Paesanella Tapparella Succiamenta, una bambina che vive da sola a Villa Villacolle, una vecchia casa con un giardino in rovina. Con lei abitano una scimmietta, il Signor Nilsson, e una cavallo a pois che tiene nella veranda. Si presenta con due trecce color carota e il naso pieno di lentiggini, un vestito colorato che si è cucita da sé e scarpe nere lunghe esattamente il doppio dei suoi piedi. Pippi è caratterizzata da un grande forza fisica che utilizza soprattutto per aiutare chi è in difficoltà o subisce sopraffazioni. Salta subito all’occhio la sua autonomia, libertà e stravaganza, sempre al di fuori di regole e convenzioni. Pippi però non è una bambina capricciosa, maleducata e sregolata, anzi si autoregola dicendosi ogni sera da sola quando deve andare a letto. Si organizza a piacimento le giornate seguendo la creatività, la voglia di scoprire e di giocare, gestendo la casa con una simpatica e divertente follia.
L’insolito aspetto della villa risveglia un giorno la curiosità di due coetanei di Pippi, Tommy e Annika, due bambini rispettosi delle regole. L’incontro con Pippi li renderà più allegri, creativi, intraprendenti e coraggiosi. La villa diventerà un luogo stupendo per Pippi e i suoi amici, perché potranno giocarvi in libertà, compiendo esplorazioni e immergendosi in avventure fantastiche. Pippi mostra ai bambini che la diversità può trasformarsi in autonomia, felicità, forza prodigiosa, perché Pippi infonde coraggio. Dietro alla sua dirompente e divertente trasgressività si nasconde un personaggio dalla profonda umanità che agisce seguendo con coerenza i valori in cui crede: amicizia, giustizia, uguaglianza, rispetto del prossimo. Nel dipanarsi delle sue avventure scopriamo l’essenza di questa figura bambina, l’immagine di un’infanzia autentica nel suo sognare, desiderare e creare universi e mondi ormai preclusi agli adulti.
Traduzione Sagitta Alter E Carlotta Proietti
Adattamento Teatrale Staffan Götestam
La Canzone Di Pippi Calzelunghe È Composta Da Georg Riedel E Jan Johansson
Per Gentile Concessione Di Nordiska Aps – Www.Nordiska.Dk
Regia Chiara Benedetti e Giuseppe Amato
Con la Collaborazione di Klaus Saccardo
Con Maria Vittoria Barrella, Marta Marchi, Sara Rosa Losilla
Luci Iacopo Candela, Federica Rigon
Scenografia Studio Quadrilum
Costumi Giacomo Sega
Una Coproduzione: Ariateatro, Teatro Luzzati
Età: 6-10 anniBIGLIETTI 5 € | 4 € (per chi fa il carnet a due spettacoli)Per prenotazioni e informazioni:
Serena Genèro
info@teatrinodeifondi.it 3498095375 / 3534104119
Quando
(Venerdi) 10:00 - 11:00
Luogo
Nuovo Teatro Pacini
Piazza G. Montanelli snc – Fucecchio (Fi)
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15mar21:30- 22:30RIMANDATO CORNACCHIONE, QUARTULLO, FAIELLA - BASTA POCO21:30
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Secondo le indicazioni dell’ordinanza sindacale n. 36 del 13.03.2025 è stata disposta per le giornate di venerdì 14 e sabato 15 marzo 2025 la CHIUSURA del cinema teatro Pacini.
Sabato 15 marzo, ore 21:30
Palmiro, un tipografo sull’orlo del fallimento, vive in un appartamento popolare di proprietà della Regione, intestato ai genitori deceduti da alcuni anni, pur non avendone diritto.
Per non pagare il TFR alla sua unica dipendente, una donna ungherese della quale è segretamente innamorato, le offre la convivenza garantendole vitto e alloggio.
Un giorno riceve lo sfratto e l’appartamento viene assegnato ad una famiglia di origini rom; si trova così al centro di una disputa politica tra centri sociali, che lo vorrebbero cacciare, e neofascisti che lo difendono strumentalmente in cambio di un’adesione ideologica che metterà a dura prova le sue certezze politiche.
Palmiro ne uscirà profondamente cambiato diventando un eroe, suo malgrado.
Antonio Cornacchione scrive una farsa divertente ma ruvida, politicamente scorretta, con alcuni echi del periodo più ‘comicamente impegnato’ del teatro di Dario Fo, affiancato in scena da un istrionico Pino Quartullo e dalla irresistibile verve di Alessandra Faiella.
di Antonio Cornacchione
con Antonio Cornacchione, Pino Quartullo e Alessandra Faiella
regia Marco Rampoldi
produzione CMC/Nidodiragno
Quando
(Sabato) 21:30 - 22:30
Luogo
Nuovo Teatro Pacini
Piazza G. Montanelli snc – Fucecchio (Fi)
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18mar10:00- 11:00I' PRIORE DON MILANI10:00
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Martedì 18 marzo
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Martedì 18 marzo ore 10:00
Uno spettacolo sotto forma di monologo dedicato al mondo della scuola, dagli studenti agli insegnanti; un’occasione per riflettere, a partire dalla vicenda esemplare di Don Lorenzo Milani e della scuola popolare di Barbiana, il sempre attuale tema dell’istruzione, specie oggi alla fine – speriamo – della forzata esperienza della didattica a distanza.
Ultimo giorno di scuola in un istituto superiore fiorentino. Suona la campanella d’ingresso. In scena entra un istrionico bidello, Michele Zago, che tra una battuta e l’altra inizia a raccontare in una lingua semplice venata di dialetto la propria esperienza tra i corridoi scolastici. Lo spunto è un aneddoto personale: la prima volta che ha sentito la parola granata, che in Toscana indica la scopa di saggina. Era il novembre 1966 quando, soldato di leva appena diciottenne, viene inviato a spalare il fango dalle strade di Firenze dopo la storica piena dell’Arno. In via Masaccio Michele incontra Gianni, un giovanissimo “Angelo del fango” e studente a Barbiana, che lo introduce in casa Milani: conoscerà così Alice Weiss, madre di Don Lorenzo, e verrà a conoscenza della malattia del priore.
Gli incontri con Gianni saranno sempre più frequenti quando ritroverà casualmente il ragazzo in un istituto superiore fiorentino, dove Michele lavora come bidello: le intemperanze di Gianni saranno l’occasione per approfondire il pensiero di Don Milani. Grazie alla lettura di Lettera a una professoressa, pubblicato da pochissimo, Michele, figlio di una famiglia povera del profondo Veneto, decide di frequentare la scuola popolare di Barbiana e ottenere finalmente la licenza elementare: sarà dunque attraverso la sua esperienza personale che il pubblico conoscerà i metodi pedagogici di Don Milani, portati avanti dai suoi ragazzi (Gianni in testa) e da Adele Corradi dopo la morte del priore nel 1967.
Sempre attraverso i suoi occhi di bidello, testimone privilegiato (spesso oculare) eppure istituzionalmente “di contorno” e mai protagonista, segue un rapido excursus sull’evoluzione della scuola italiana, da quella classista del secondo dopoguerra fino ai giorni nostri passando per le ribellioni del ‘68. Suona di nuovo la campanella: la scuola, anche per quell’anno, è conclusa. Michele Zago saluta studenti, insegnanti e chiude il portone d’ingresso. Ed ecco il colpo di scena finale: una volta solo, Michele dismette gli abiti del bidello e rivela due enormi ali di angelo. Sotto le mentite spoglie di un umile custode si nasconde infatti l’arcangelo Michele in persona, inviato sulla Terra da Don Milani per seguire le vicende degli studenti di Barbiana e di tutti i “Gianni” che negli anni si sono avvicendati tra i banchi.
Ma anche per un potente arcangelo come Michele c’è bisogno di una vacanza: la vita nella scuola italiana è faticosa persino per il comandante delle schiere angeliche.
Drammaturgia Simone Dini Gandini
Regia Lucia Messina
Con Massimiliano Mastroeni
Scenografie Federico Balestro
Sound design Andrea Santini
Costumi Gilda Li Rosi
Luci Riccardo Carbone
Una produzione Fondazione Aida e Inner Wheel Club di Verona
ETÀ: 11+
BIGLIETTI 5 € – 4 €(Ridotto per chi fa il carnet a 2 spettacoli)
Per prenotazioni e informazioni:
Serena Genèro
Info@teatrinodeifondi.it
3498095375 / 3534104119
Quando
(Martedi) 10:00 - 11:00
Luogo
Nuovo Teatro Pacini
Piazza G. Montanelli snc – Fucecchio (Fi)
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19mar10:00- 1:01LA BELLA E LA BESTIA10:00
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Mercoledì 19 marzo
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Mercoledì 19 marzo 0re 10:00
La bestia della fiaba omonima è qui un giovane principe, ma anche un ragazzo di oggi, con grandi orecchie e sopracciglia pelose, trasformato in un essere orribile da una strega malvagia. Ma Bestia non si arrende e vuole trovare la ragazza giusta per spezzare l’incantesimo che lo opprime. È così che, quando un padre sta per cogliere una rosa in regalo per la figlia preferita, alla Bestia viene offerta la grande opportunità di costringere una ragazza a vivere con lui, nella speranza di riuscire a convolare a nozze. Bella per sua fortuna non è solo carina, ha un grande cuore e accetta di conoscere Bestia, che è brutta ma simpatica e anche un po’ romantica. Tra i due si instaura un rapporto speciale, che trascende l’aspetto fisico, capace di spezzare ogni incantesimo, partendo dall’accettazione di sé. Tra sorelle intigranti e pasticcione, un padre negato per gli affari ma col cuore di poeta e un cameriere bizzarro, si snoda una vicenda dal finale un po’ speciale.
Età consigliata: 6/10 anni
adattamento di Livia Amabilino e Lorella Tessarotto
regia di Daniela Gattorno
con Enza De Rose, Francesco Paolo Ferrara e Francesco Godina
produzione La Contrada (Trieste)
BIGLIETTI 5 € | 4€ (Per chi fa il carnet 2 spettacoli)
Per prenotazioni e informazioni:
Serena Genèro
Info@teatrinodeifondi.it
3498095375 / 3534104119
Quando
(Mercoledi) 10:00 - 1:01
Luogo
Nuovo Teatro Pacini
Piazza G. Montanelli snc – Fucecchio (Fi)
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26mar21:30- 22:30LODO GUENZI - CERCANDO IL VUOTO21:30
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Mercoledì 26 marzo
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Mercoledì 26 marzo 2025, ore 21:30
Tratto da una storia vera, la pièce è ambientata nel 1985 durante la scalata nelle Ande Peruviane, dove gli alpinisti Joe Simpson e Simon Yate restano vittime di un incidente durante la fase di discesa che provoca la caduta di Joe in un dirupo. Simon, per non rischiare di precipitare assieme al suo compagno, è costretto a tagliare la corda da arrampicata. La storia si ambienta tra passato e presente, tra passione, sensi di colpa, amicizia e resilienza, in un tempo e spazio che si fondono costantemente, ponendo il pubblico in un interrogativo costante: “cosa avremmo fatto al posto di Simon?”.
Rappresentato per la prima volta in Italia, il testo del drammaturgo scozzese, recensito in maniera molto positiva dalla critica estera, pone alla base dell’opera il tema delle scelte, etiche e non, che circondano gli eventi.
di David Greig
traduzione Monica Capuani
con Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta
regia Silvio Peroni
produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito e Argot Produzioni
Ph Lodo Guenzi: Andrea Ciccalè
Quando
(Mercoledi) 21:30 - 22:30
Luogo
Nuovo Teatro Pacini
Piazza G. Montanelli snc – Fucecchio (Fi)
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aprile
5apr21:30- 22:30Gaia De Laurentiis - UNA GIORNATA QUALUNQUE21:30
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Sabato 5 aprile,
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Sabato 5 aprile, ore 21:30
Commedia divertente e vivace che traccia un caustico ritratto delle nevrosi femminili condensando il meglio della comicità di Dario Fo e Franca Rame. La protagonista è una donna, Giulia che si è separata dal marito dopo 35 anni di matrimonio e che vive sola in una casa piena di aggeggi elettronici. Di mestiere fa la manager pubblicitaria e quindi ha nella sua casa ufficio tutta la strumentazione necessaria per fare filmati. La solitudine la sta logorando e non ha più voglia di vivere. Ha deciso di suicidarsi e di lasciare un messaggio video all’ex marito nel quale vuole confessargli di averlo molto amato e dove vuole parlargli della sofferenza della separazione dalla quale sono scaturiti per lei molti vizi come il fumo, l’alcol ed il mangiare senza regole.
Nel suo monolocale ha creato diversi congegni elettronici per contrastare questi vizi. Mentre si organizza per registrare il videomessaggio e per compiere il ‘gesto estremo’ comincia a suonare il telefono. Si scopre che un giornale dall’invitante titolo Salute ha pubblicato un articolo di una psichiatra che dà consigli contro la depressione.
Alla fine dell’articolo compare un numero di telefono, che è inopinatamente quello di Giulia. Così riceve telefonate da donne disperate che hanno bisogno di consiglio e di aiuto. Inutilmente cerca di far capire di non essere lei la psichiatra. Le donne insistono, vogliono sapere, e così nascono delle conversazioni che finiscono per diventare molto comiche e surreali. Oltre alle telefonate continue di vari personaggi irrompono nella casa di Giulia anche due ladri che contribuiscono a rendere ancora più esilarante la situazione.
Tutto si risolve in maniera comica e grottesca perché le strampalate vicissitudini e accadimenti concorrono a far sì che Giulia non raggiunga lo scopo di passare a miglior vita, soprattutto lei stessa si rende conto di non essere la sola ad avere problemi e che il mondo fuori da casa è strapieno di solitudine.
Daniela Celani per Synergie Arte Teatro
Gaia De Laurentiis, Stefano Artissunch
e con Lorenzo Artissunch
regia Stefano Artissunch
musiche Banda Osiris
Quando
(Sabato) 21:30 - 22:30
Luogo
Nuovo Teatro Pacini
Piazza G. Montanelli snc – Fucecchio (Fi)
Evento Organizzato da
Teatrino dei Fondi